Se ci sei, batti un colpo

Atessa, oggi.

Sebbene Alfiero Delle Poste (Antonio Tieri) sia morto ormai da quattro anni, per Matilda, la moglie (Anna Villanese), la ferita è ancora aperta. Non è tanto la perdita affettiva, intendiamoci, quanto quella economica a scombussolare la donna: il marito, infatti, prima del trapasso, ha riscosso una grossa vincita al Totocalcio senza rivelare ad ‘anima viva’ il nascondiglio. Da quel momento, tutte le sue energie sono spese per trovare il tanto desiderato ‘malloppo’.
Alla disperata ricerca del denaro si uniscono le figlie, Margherita (Malgari D’Amario) e Rosa (Fabiana Zizi), che non sono affatto disposte a rinunciare ai vantaggi e alle comodità che quei soldi potrebbero regalare loro. Ed ecco che le donne, un po’ per le infelici condizioni finanziarie, un po’ per la prospettiva di vita da riccone, escogitano le più improbabili e bislacche soluzioni: dal profano, ovvero rivolgersi al medium Sepolcro Buonamorte (Roberto Spano), al sacro, alias don Fulgenzio (Giovanni Del Pizzo), passando per Maga Santina (Milena Laudadio) e per la pia Rachele (Angela Stefàno).
Insomma, a casa Delle Poste succede di tutto, un tutto esplosivo ed esilarante, come confermano le le situazioni spassose e al limite del paradosso che animano tutto lo spettacolo, fino al sorprendente finale.

“Se ci sei, batti un colpo” è una divertente commedia dialettale in due atti che affronta con dissacrante ironia il tema dell’eredità e dell’aldilà, e che si chiede, con non troppa velata ironia: ‘fino a che punto una persona può spingersi per denaro?’
Prendendo spunto dai racconti, dai proverbi e da ‘quei figuri’ che animavano e che, in un certo senso, animano ancora la comunità atessana, i due giovani registi, Paolo Villanese e Daniela D’Arco, cercano di delineare un tassello da inserire nel novero delle commedie d’ispirazione eduardiana, proprio quelle che, sotto un’apparente leggerezza, sono in realtà lo specchio ferocemente ironico di una società squinternata.
Il testo, adattato da Anna Villanese, si trasforma così in uno spettacolo godibilissimo, divertente e leggero, incorniciato dalla scenografia di Nino Villanese e impreziosito dalla particolare caratterizzazione degli attori amatoriali, coadiuvata dalle assistenti di scena Sara Di Fonzo e Milena Laudadio.